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Libreria Aleph, il design fresco ed eccentrico di Jesse

libreria jesse AlephPresentata al Salone del Mobile 2012 di Milano, la nuova libreria Aleph con il suo nome omaggia i punti di partenza e di arrivo borghesiani.

Facciamo una piccola premessa semantico-letteraria prima di immergerci nell’incredibile design della nuova libreria Aleph di Jesse, la quale ha visto un notevole successo di pubblico e per gli addetti ai lavori all’interno del Salone del Mobile di quest’anno.

Aleph (zero) è un lemma che deriva dall’alfabeto ebraico e indica in matematica il numero degli insiemi di un insieme finito.

Per Borges Aleph è il punto di inizio verso il quale tutte le cose ritornano e verso il quale tutte le cose sono attratte.

Per Jesse, azienda giovane il cui stile è racchiuso nel claim “Naturally design”, ovvero il design da vivere naturalmente, questo evocativo e suggestivo termine ha preso la forma di una libreria di da parete. La collaborazione dell’azienda con designer eclettici non a caso restituisce prodotti e nuovi stili al cliente e al pubblico.

Ad esempio, Aleph è infatti più una scultura in forma di libreria ed è stata disegnata dalla triade spagnola Lievore Altherr Molina, nome d’arte che raccoglie tre designer famosi: Alberto Lievore, Jeannette Altherr e Manel Molina.

Aleph è dunque un originale visione della contemporaneità che è stata scelta come protagonista anche nel Fuorisalone evento “uno sguardo sul design”.

La libreria è davvero una bellissima sorpresa nel panorama del design contemporaneo e si trova quindi disponibile in rovere tabacco con interno laccato opaco 24 colori.

La struttura della libreria Aleph

Tra le novità del 2012, Aleph è una libreria modulare parete che sembra fatta da pagine di un libro da comporre e ancora da cucire insieme! “Voce del verbo immaginare”, suggerisce lo slogan nel sito di Jesse e guardando l’Aleph sappiamo da cosa scaturisce questa azzeccata frase. Ancora una volta Jesse ha centrato nel segno, presentando un oggetto di design in cui l’estetica sposa davvero la funzionalità.

Le colonne di Aleph si aprono a ventaglio e si accostano in più moduli contrapposti rendendo l’intera struttura dotata di una estrema dinamicità.

Il colore naturale del legno si alterna sapientemente alla laccatura dell’interno delle scaffalature, con più di 20 le tinte disponibili. L’accesso ai libri? Facile e…laterale.

Un’apoteosi del libro che si riverbera nell complemento che li custodisce e che ne diventa uno specchio squadernato in 3D, anche perché la quarta dimensione la lasciamo volentieri alle librerie immaginifiche di Borges nell’omonimo libro.

Non sappiamo se Lievore Altherr Molina avevano in mente l’infinita biblioteca del celeberrimo autore argentino, ma sospettiamo che l’ispirazione culturale arrivi proprio da lì.

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